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Rittal per il risparmio energetico

30/04/2015

Rittal

Il tema del risparmio energetico è oggi soggetto ad una particolare attenzione che lo sta portando ad essere non solo un concetto auspicabile dal punto di vista politico-climatico, ma anche un’esigenza imprescindibile per qualsiasi realtà aziendale. Negli ultimi 5 anni il costo dell’energia elettrica è aumentato di oltre il 40%; allo stesso tempo le sempre più elevate performance dei componenti hardware e dei sistemi hanno causato un incremento della domanda di energia necessaria al mantenimento delle condizioni ambientali e di sicurezza necessarie al loro funzionamento: è quindi ben comprensibile come le aziende desiderino sempre più contenere l’impiego di energia alle sole esigenze reali del momento, evitando inutili sovradimensionamenti e sprechi di ogni genere. Per questo motivo, Rittal dedica notevoli risorse alle attività di ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di identificare pratiche e materiali in grado di influire sul consumo energetico.

Il risparmio può essere ottenuto infatti sia rendendo più efficienti gli interi processi operativi sia utilizzando tecnologie in grado di migliorare le performance dei singoli componenti di ciascun sistema: la riduzione dei consumi si raggiunge quindi solo con una visione globale e sistemica, che non trascuri alcun aspetto della vita dell’apparato. Le tecnologie studiate per promuovere il risparmio energetico sono dunque sempre più numerose e diversificate tra loro, sia per natura, sia per ambito di applicazione.

In tal senso, si sta intervenendo con innovazioni che non riguardano solo gli elementi macroscopici, ma anche i piccoli dettagli. Sono numerosi i fattori che, sebbene generalmente trascurati, possono invece contribuire al raggiungimento del nostro scopo: un esempio  è costituito dai materiali e dai trattamenti adottati per il rivestimento superficiale dei condizionatori utilizzati negli impianti di automazione.

Le performance di un apparato di questo genere nel corso del suo arco di vita sono infatti variabili e soggette ad una tendenza al peggioramento, specialmente se il condizionatore è collocato all’interno di un ambiente di lavoro gravoso. In tali condizioni,  polveri secche e/o aria oleosa possono imbrattare gli scambiatori di calore, influendo negativamente sulla potenza frigorifera degli apparecchi in modo molto sensibile: si calcola infatti che essa possa subire una riduzione variabile tra il 30 ed il 50 % della potenza frigorifera originale. Questo comporta non solo la necessità di effettuare periodicamente onerosi interventi di pulizia e manutenzione, ma anche un costante incremento del dispendio energetico nel tempo che intercorre tra due sessioni di pulizia.

Per questa ragione Rittal ha dotato i suoi apparati dell’innovativo rivestimento RiNano, realizzato con l’ausilio delle nanotecnologie per fornire una migliore protezione delle superfici contro l’aggressione di agenti esterni, grazie all’effetto idrorepellente, antisporco e olio repellente.

Il termine “nanotecnologia” si impiega in modo generico per le più svariate tipologie di produzione e lavorazione di materiali di diversa natura, tutti accomunati dal fatto di essere composti di particelle le cui dimensioni siano comprese tra uno e nove nanometri. Queste tecnologie si basano su di uno studio accurato delle modalità di auto-organizzazione dei componenti della materia, studio finalizzato a identificare metodi per lavorarli sfruttando in modo mirato le particolari caratteristiche delle nanostrutture.

Le caratteristiche meccaniche, ottiche, magnetiche, elettriche e chimiche di queste piccolissime strutture sono pressoché identiche tra loro, in quanto non dipendono tanto dal tipo di materiale quanto principalmente dalle sue dimensioni e forma. Non a caso, le nanoparticelle utilizzate per i condizionatori operano in modo molto simile alle nanoparticelle presenti nel mondo naturale in organismi viventi: ci riferiamo ad esempio alla pianta del loto, considerata in Asia il simbolo religioso della purezza proprio in virtù della sua impermeabilità agli agenti esterni, in quanto nessuna polvere riesce ad aderirvi e i liquidi scivolano via dalle sue foglie. Il segreto dell’«effetto loto» sono le nanoparticelle naturali, piccole papille disposte in modo così compatto da respingere l’acqua: una goccia di acqua, a causa della sua dimensione, poggia solo sulle sporgenze a forma di setola delle nanoparticelle, senza toccare la superficie della foglia (a causa della tensione superficiale della goccia). Oltre alla ceramica autopulente, da questo modello, le nanotecnologie hanno prodotto anche le lenti degli occhiali antigraffio e speciali smalti per vernici particolarmente dure, resistenti ai graffi e che non attirano lo sporco.

Nel caso specifico dei climatizzatori Rittal, essi vengono trattati con RiNano, una nano-vernice che ingloba nanoparticelle ceramiche in grado di disporsi da sole in modo intelligente durante l'applicazione: i leganti migrano verso la superficie, mentre i compositi antiaderenti rimangono all'esterno, a contatto dell'aria. Risultato di questo "auto-assemblaggio" è la creazione di una superficie densa dove le particelle stanno a stretto contatto l’una con le altre, senza lasciare alcun spazio vuoto. Si crea in questo modo un rivestimento ultrasottile, simile al vetro, che si lega in modo perfettamente omogeneo con la superficie, assicurando estrema durata e proteggendo il prodotto da influenze ambientali aggressive. La superficie così creata è pressoché priva di porosità: di conseguenza, lo sporco vi aderisce molto difficilmente e, nel caso in cui riesca comunque a farlo, è facilmente asportabile.

La riduzione dello sporco sulle alette di raffreddamento degli scambiatori di calore consente quindi il mantenimento a lungo termine delle prestazioni del condizionatore, riducendo così il rischio di sprechi di energia. Inoltre, RiNano semplifica le operazioni di pulizia e permette di prolungare l’intervallo di tempo tra ciascun intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria, incidendo positivamente anche su queste voce di costo. Da ultimo, l’utilizzo di questo rivestimento si ripercuote anche sui filtri dei condizionatori, allungando la durata del loro periodo di utilizzo in presenza di aria oleosa o, addirittura, rendendoli superflui in una gran parte delle applicazioni situate in ambienti con polveri secche nell’aria.

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