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Il 2014 elettrico:

27/01/2015

IMQ csQ

Ecco i dati sull’attività di controllo del mercato condotta dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con il supporto di IMQ

Lampade e lampadine a basso consumo, caricabatterie e alimentatori per laptop, borse dell’acqua calda, saldatori, radioline, catene luminose, termoconvettori e adattatori da viaggio.

Sono questi i prodotti in cima alla lista dei dispositivi elettrici che si sono rivelati più spesso non conformi, e dunque potenzialmente pericolosi, a seguito dell’attività di controllo congiunta tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e IMQ, leader italiano nel settore delle certificazioni, nel 2014. 

Un altro anno in cui i due operatori della sicurezza hanno lavorato fianco a fianco per il benessere dei consumatori italiani e del mercato.

Nel corso dell’anno, i laboratori di IMQ hanno eseguito 150 interventi di ispezioni e prove di verifica su migliaia di prodotti elettrici provenienti dall’estero che stavano per essere immessi nel nostro mercato. I controlli hanno riguardato un campione rappresentativo di oltre 200.000 prodotti. Solo il 5,69% è risultato conforme alle normative di sicurezza vigenti.Le indagini condotte sul restante 94,30% (corrispondente a un totale di circa 182.300 pezzi) hanno invece ottenuto un esito negativo poiché i prodotti non rispettavano i requisiti di sicurezza e qualità previsti dalle attuali direttive europee. Di questi, al 19,24% è stato imposto l’immediato divieto di commercializzazione e il ritiro dal mercato, mentre per i restanti sono state richieste rigorose azioni di conformazione.

La selezione dei prodotti è stata condotta sulla base di una sofisticata analisi dei rischi, dai numerosi Uffici dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dislocati sul territorio.

I prodotti per i quali è stata richiesta la verifica da parte di IMQ sono quelli che, dopo un preliminare controllo dei funzionari doganali, hanno presentato diversi parametri critici, tra i quali la mancanza della marcatura CE e la scarsa qualità dei materiali.

L’elevata percentuale di non conformità è dunque riferita ai campioni così selezionati. I risultati emersi testimoniano ancora una volta l’importanza della collaborazione che dura ormai da anni tra IMQ e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nell’obiettivo di fronteggiare le distorsioni del mercato e di salvaguardare, nonché valorizzare, le imprese che invece operano correttamente nonché di vigilare sulla sicurezza dei consumatori.

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