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Strategia energetica nazionale (SEN), partita la consultazione

29/06/2017

Sul sito del Ministero dello Sviluppo economico e del Ministero dell'Ambiente è stata lanciata la consultazione pubblica sulla Strategia energetica nazionale (SEN). Dal 12 giugno 2017 un mese per inviare commenti, segnalazioni e proposte che saranno valutate per la predisposizione del documento finale.
Vediamo in dettaglio cosa prevede la Sen in consultazione per quanto riguarda l'efficienza energetica e lo sviluppo delle rinnovabili.
 
EFFICIENZA ENERGETICA
“L'Italia ha una forte tradizione nel settore e può senz’altro avere un ruolo di primo piano nello sviluppo di un mercato europeo delle tecnologie e delle soluzioni per l’efficienza. La riqualificazione del parco immobiliare rappresenta inoltre una importante occasione di miglioramento del territorio e di rilancio per il settore dell’edilizia. Poiché il nostro Paese ha da tempo un'intensità energetica inferiore alla media UE, si può presumere che per ridurre ulteriormente i consumi al ritmo dell’1-1,5% all’anno, come previsto dalla direttiva europea oggi in discussione, si vada incontro a costi marginali crescenti; è dunque necessario puntare a discontinuità tecnologiche che riducano in prospettiva il costo degli interventi. Il settore industriale ha storicamente contributo in modo importante alla riduzione dei consumi e continuerà a dare un forte impulso in innovazione. Tuttavia, per tendere al raggiungimento contestuale anche degli obiettivi di riduzione delle emissioni nei settori NON-ETS, si dovranno focalizzare gli sforzi sui settori residenziale e trasporti, il primo ad oggi presidiato da strumenti poco efficaci ed efficienti, il secondo poco presidiato. In quest'ottica è stata identificata una serie di possibili iniziative; di seguito le principali
 
Settore residenziale. La revisione del meccanismo delle detrazioni fiscali (ecobonus), con la quale si prevede di:
 
- riorganizzare lo strumento in coerenza con i meccanismi di incentivazione per l'antisismica e la ristrutturazione edilizia
 
- introdurre massimali unitari di spesa per tipologia di intervento
 
- modulare la percentuale in detrazione in relazione al risparmio atteso dall'intervento
 
- stabilizzare il meccanismo delle detrazioni fiscali
 
- estendere la portabilitĂ  del titolo al fine di agevolare il coinvolgimento degli operatori e anche di istituti finanziari almeno per interventi radicali sull'edificio
 
L'introduzione del Fondo di garanzia per eco-prestito:
 
- il Fondo di garanzia coprirebbe il rischio di insolvenza del proprietario dell'immobile
 
- la portabilità dell’ecobonus verso istituti finanziari migliorerebbe ulteriormente l’efficacia
 
Settore trasporti. Il rafforzamento delle misure di mobilitĂ  locale per ridurre il traffico urbano e supportare il cambio modale, in particolare:
 
- dare impulso ai Piani Urbani della MobilitĂ  Sostenibile e a servizi di riequilibrio modale
 
- promuovere la smart mobility (car sharing, car pooling, smart parking e bike sharing)
 
- promuovere la mobilitĂ  ciclo-pedonale
 
- disincentivare la circolazione delle autovetture private nei centri urbani
 
- promuovere il trasporto pubblico locale
 
Alla luce della nota anzianitĂ  del parco veicolare privato italiano, valutare l'introduzione di strumenti di promozione del l miglioramento delle prestazioni energetico e ambientali del parco circolante.
 
Settore terziario
 
- Adeguamento dei sistemi di sostegno per promuovere la riqualificazione energetica degli edifici, in particolare del parco immobiliare pubblico;
 
- Promuovere a livello europeo la modifica delle regole di contabilizzazione EUROSTAT del debito pubblico, in caso di realizzazione di interventi presso la Pubblica Amministrazione con contratti di prestazione energetica (EPC)
 
Settore industriale
 
- Continuare il processo di potenziamento e semplificazione del meccanismo dei certificati bianchi;
 
- Promuovere l’efficienza energetica nelle PMI rinnovando le iniziative di cofinaziamento degli audit energetici e dei sistemi di gestione dell’energia
 
LO SVILUPPO DELLE RINNOVABILI
 
Ad oggi l'Italia ha già raggiunto gli obiettivi rinnovabili 2020, con una penetrazione di 17,5% sui consumi complessivi al 2015 rispetto ad un target al 2020 di 17%; per questo si ritiene ambizioso, ma perseguibile un obiettivo del 27% di rinnovabili sui consumi complessivi al 2030, che potrebbe essere così declinato, ottimizzando gli interventi e gli investimenti per poter agire in modo sinergico e coordinato su tutti i settori considerati:
 
- Rinnovabili elettriche al 48 – 50% al 2030 rispetto al 33,5% del 2015
 
- Rinnovabili termiche al 28 – 30% al 2030 rispetto al 19,2% del 2015
 
- Rinnovabili trasporti al 17% - 19% al 2030 rispetto al 6,4% del 2015
 
Rinnovabili elettriche. Nel periodo fino al 2020, si intende continuare a promuovere nuovi investimenti in rinnovabili attraverso premi incentivanti sulla produzione, estendendo lo strumento delle aste competitive e adottando un approccio di neutralità tra tecnologie con strutture e livelli di costi affini, su cui è utile stimolare la competizione. Per i piccoli impianti e soprattutto per tecnologie particolarmente innovative, si dovrebbe fare ricorso a regimi di aiuto differenziati.
 
La maggiore maturitĂ  tecnologica ed economica consentirĂ , a partire dal 2020, di far evolvere i meccanismi di supporto alle rinnovabili vicino alla market parity da incentivi diretti sulla produzione a politiche abilitanti, che facilitino gli investimenti, eliminino rigiditĂ  regolatorie e procedurali e consentano a cittadini ed operatori economici di effettuare le proprie scelte senza eccessive difficoltĂ  organizzative e finanziarie. Si ritengono prioritari i seguenti interventi:
 
- per i grandi impianti, l'introduzione di contratti a lungo termine, da attribuire mediante meccanismi di gara competitiva, utili a ridurre il rischio di mercato mentre, per i piccoli impianti, la promozione dell'autoconsumo;
 
- per gli impianti eolici esistenti, il supporto al repowering tramite la semplificazione dell'iter autorizzativo con procedure ad-hoc;
 
- in ambito bio-energie, considerando sia i benefici sull'economia circolare che gli impatti emissivi, il sostegno a nuovi investimenti limitatamente ad impianti di piccolissima taglia (i.e. fino a 70 kW), con un supporto per la prosecuzione dell’esercizio degli impianti a bio-energie esistenti, ma a condizioni più efficienti e meno costose. Per evitare distorsioni sulla filiera agricola e sui prezzi dei feedstock, nonché per privilegiare le filiere che presentano minori emissioni di gas serra prodotte durante il ciclo di vita, saranno incentivate solo le bio-energie da scarti, residui agricoli o urbani e da prodotti di secondo raccolto;
 
- nell'idroelettrico, tenuti in debito conto vincoli ed effetti ambientali, lo sviluppo del potenziale del piccolo idro e soprattutto il consolidamento della produzione esistente dei grandi impianti; la revisione della normativa su meccanismi d'asta delle concessioni delle grandi derivazioni dovrĂ  orientare ancora piĂą la scelta verso progetti innovativi, in grado di rilanciare gli investimenti nel settore.
 
Rinnovabili Termiche. Le pompe di calore, dato il loro alto rendimento, avranno un ruolo centrale nel raggiungimento del target, mentre le biomasse, storicamente molto sviluppate in Italia, dovranno essere ridimensionate a causa del loro impatto negativo sui livelli emissivi (in particolare polveri sottili): il loro sviluppo sarĂ  concentrato sui generatori a biomasse ad alta qualitĂ  ambientale. SarĂ  inoltre sviluppato il potenziale del teleriscaldamento secondo criteri di efficienza, in ambiti urbani e extra-urbani.
 
Rinnovabili Trasporti. La direttiva europea 1513/2015 promuove il passaggio verso tipologie di carburanti che presentano basse emissioni di gas serra prodotte durante il ciclo di vita e che non sono in competizione con il mondo alimentare per l’uso del terreno, come i biocarburanti tradizionali. A tal fine prevede per i trasporti quote minime di biocombustibili avanzati (cioè derivanti da rifiuti urbani biologici, scarti agricoli, scarti animali, etc) come biometano e biocarburanti avanzati. L’Italia sta già intervenendo per lo sviluppo e la diffusione di tali combustibili:
 
- Biometano: con il DM biometano di prossima emanazione verrà introdotta l'incentivazione all’uso del biometano nei trasporti, riconoscendo una maggiore premialità a quello avanzato;
 
- Biocarburanti: è già stata effettuata la riconversione di Marghera ed è in corso quella di Gela a bioraffinerie, in prospettiva finalizzate alla produzione di biocarburanti avanzati; a tendere, si potrà pensare ad un ulteriore sviluppo impiantistico.
 
Per quanto riguarda l'auto-elettrica, importante sia per gli obiettivi rinnovabili che per l'efficienza energetica, ci si aspetta un forte ampliamento nel lungo termine del mercato mondiale e una conseguente riduzione dei costi per il miglioramento atteso delle tecnologie; ciò comporterà un aumento naturale della penetrazione di ibride plug-in e 100% elettriche, aumentando il ruolo che la mobilità elettrica potrà avere fin dai prossimi anni”.

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